Sarebbero state sottratte e rivendute a terzi non meno di cinquanta tonnellate di prodotti petroliferi, prelevati dall'oleodotto che collega Sannazzaro de' Burgondi a Fiorenzuola d'Arda.
Dopo settimane di indagini e di verifiche tecniche, la Guardia di Finanza di Piacenza è riuscita ad individuare alla periferia di Fiorenzuola un capannone industriale all'interno del quale sono stati ritrovati depositi provvisori di carburante assieme a tutte le attrezzature utili per asportare dall'oleodotto, lontanto duecentocinquanta metri, i prodotti petroliferi.
Qui, in particolare, sono stati rinvenuti cinque serbatoi 'materasso', assieme a due pompe elettriche, un contalitri, tubazioni e valvole. I tecnici dell'Eni, responsabili della raffineria pavese, sono poi riusciti a risalire al luogo nel quale erano state realizzate apposite derivazioni dall'oleodotto attraverso le quali veniva sottratto il carburante.
Nel corso dell'operazione si è riusciti a risalire ad un autotrasportatore della provincia di Teramo che, con la sua autocisterna, portava il carburante rubato a distributori compiacenti.
Il mezzo è stato sequestrato assieme a tutte le attrezzature rinvenute nel capannone; nei 'materassi' sono state recuperate ben diciotto tonnellate di prodotto, pari a circa ventitremila litri.
L'autotrasportatore è stato denunciato per furto e rivendita di prodotto rubato.
Le indagini proseguono per risalire ai responsabili delle derivazioni realizzate nell'oleodotto. Non è la prima volta che vengono scoperti furti di questo genere, messi a segno soprattutto da persone dell'Europa dell'Est.
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