Pensavano che il mare mosso di questi giorni potesse essere loro complice per arrivare indisturbati sulle coste salentine con il loro gommone carico di droga, ma i due scafisti albanesi non avevano fatto i conti con il dispositivo di vigilanza delle fiamme gialle.
L’operazione aeronavale, condotta dal Gruppo di Taranto specializzato in operazioni a largo raggio e dal Reparto di Bari, chiamato a contrastare i traffici illeciti via mare diretti in Puglia, iniziata in alto mare si è conclusa in acque albanesi, con la collaborazione delle autorità di quel paese.
L’allarme è scattano quando è stato avvistato da un elicottero tedesco “Super Puma” distaccato in Puglia, nell’ambito dell’operazione “Triton 2016” dell’Agenzia Europea Frontex, coordinata dal Gruppo di Taranto, a oltre 40 chilometri al largo di Brindisi, un gommone palesemente carico dei tipici involucri usati per trasportare la marijuana, diretto a gran velocità, nonostante il mare agitato, verso le coste italiane.
In zona è stata inviata una motovedetta. Il gommone, vistosi scoperto dall’elicottero, ha invertito la rotta e i due occupanti, nel tentativo di guadagnare più velocemente il largo, si liberavano del carico gettandolo in mare. L’operazione proseguiva, da un lato, con il recupero da parte della motovedetta del carico di droga poco prima lanciato in mare e , dall’altro, con il tallonamento, da parte dei mezzi aerei, del gommone in fuga che proseguiva fino all’ingresso nelle acque albanesi dove gli scafisti pensavano di essere al sicuro dal dispositivo italiano.
Sono stati invece bloccati e arrestati dalle forze dell'ordine albanesi. Due gli scafisti finiti in manette.
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