Subiva spesso violenze fisiche e verbali dal compagno, un 50enne che si era accasato nel suo appartamento dopo aver lasciato il lavoro nell’agosto dello scorso anno, pretendendo di essere mantenuto nonostante la donna, una 58enne residente a Como, avesse difficoltà economiche.
La donna sarebbe stata tenuta sotto stretto controllo da quello che era diventato il suo aguzzino, spesso alterato dall’abuso di alcol e sostanze stupefacenti, e che le avrebbe impedito di rivelare ad altri la sua condizione o di rivolgersi alle Forze dell’ordine, minacciandola anche di morte qualora lo avesse fatto.
Temendo per la propria incolumità la malcapitata ha escogitato un sistema per chiedere aiuto in caso di pericolo, concordando con una sua amica un codice basato su emoticon di whatsapp.
La malcapitata stava per mettere in atto il piano di emergenza quando nella sua abitazione si sono presentati gli agenti della questura di Como per fermare il 50enne: in mano una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal giudice per le indagini preliminari del tribunale comasco.
La misura cautelare era stata emessa dal Giudice in base agli elementi emersi dall’indagine svolta dalla Squadra Mobile, dopo una denuncia precedente.
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