“Quando l’applicazione di un regolamento dà luogo a palesi assurdità è ora di cambiarlo”.
Manuela Gigante, responsabile per la Lombardia del Movimento animalista, si augura che sia davvero questo, come promesso dal sindaco, il caso del regolamento di polizia urbana di Lainate (Milano).
In base al testo, approvato vent’anni fa, uno zelante vigile ha multato una pensionata, rea, come riferisce la stampa locale, di aver avvicinato un bastardino disorientato, che rischiava di essere investito, e di avergli messo un guinzaglio per poi consegnarlo alla polizia municipale.
L’art. 66 del regolamento comunale, però, vieta di “catturare animali randagi e/o vaganti fatte salve le catture effettuate, per finalità sanitarie o altro, dal personale del servizio incaricato dal Comune o dell’Azienda USL”. Risultato: una multa di 103 euro per la soccorritrice e un’altra multa, per negligenza, alla signora risultata proprietaria del cagnolino.
“Con la burocrazia – sottolinea Gigante – noi cittadini lottiamo ogni giorno. Ma in certi casi si resta veramente a bocca aperta: vogliamo reprimere le buone azioni?”
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