Da un incontro di una trentina di associazione (della rete Umanità Lodigiana), di professionisti, ingegneri ed architetti (ad esempio Luca Bertoni, presidente Ordine ingegneri), amministratori e consiglieri di comuni (Turano, dove è già attiva la prima CER, Lodi, Livraga; Casalmaiocco), manager (Zucchetti), dirigenti scolastici, Università (Istituto elettrotecnica Università di Pavia), amministratori condominiali nasce l’idea di unire le forze per promuovere insieme tante Comunità Energetiche Rinnovabili nel lodigiano, nel pavese e nel sud milanese.
Il gruppo promotore si è trovato lunedì sera nella sala dell’oratorio San Fereolo, a Lodi ed ha già deciso l’adesione alla Rete nazionale delle Comunità Energetiche Rinnovabili e Solidali (C.E.R.S.), promossa da Legambiente, la Comunità Energetica e Solidale di Napoli Est e il Comune di Ferla (Sicilia).
Il manifesto nazionale, presentato il 16 dicembre scorso, già sottoscritto da 16 firmatari, si ispira proprio a questi esempi di successo.
L’obiettivo è la creazione di un'alleanza dal basso per la lotta alla povertà energetica grazie alle rinnovabili, rendendo da un lato le comunità protagoniste della giusta transizione ecologica e del rilancio del sistema energetico italiano, dall’altro promuovendo la nascita di processi di economia civile in grado di aiutare le comunità a ridurre le disuguaglianze e aprire virtuosi processi economici, civili e sostenibili.
Le CER sono infatti la risposta più interessante e duratura al “caro bollette” e alle incertezze dei mercati internazionali del gas e delle materie prime.
Infatti, lo sviluppo delle comunità energetiche può portare ad un risparmio in bolletta fino al 25% per le utenze domestiche e condominiali e fino al 20% della spesa energetica di piccole e medie imprese, scuole, distretti artigiani e altri settori.
Un contributo fondamentale per le oltre due milioni di famiglie in situazione di povertà energetica che faticano ad assicurarsi continuità, costrette a rinunciare a servizi energetici come il riscaldamento o che sono obbligate ad utilizzare tecnologie vecchie e pericolose, causa spesso di incidenti anche mortali. Uno strumento da sviluppare nelle città (Lodi, Pavia), così come nei piccoli comuni, nelle aree interne e mal collegate alla rete elettrica.
Tra le prossime scadenze, il gruppo promotore lodigiano prevede un convegno di lancio per il prossimo febbraio, con le prime case history nazionali e le prime proposte o progetti da sviluppare nel territorio, la costituzione ufficiale dell’Associazione - Agenzia Energia per tutti, la richiesta dei patrocini istituzionali e la definizione delle prime partnership.
Il programma delle attività prevedete l’aiuto alla progettazione e allo sviluppo delle prime 10 CER e delle prime 10 unità di autoconsumo collettivo, in modo che il territorio sappia cogliere a pieno le opportunità dei finanziamenti europei: il PNRR prevede di spendere (entro il 2023) 3 miliardi di euro per CER nei Comuni con meno di 5 mila abitanti.
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