La maggioranza dei lombardi la preferisce rossa, tipico colore intenso e uniforme che rimanda all’atmosfera e alla tradizione natalizia, ma non manca chi si orienta verso quella screziata e, in misura minore, verso quella bianca o quella rosa.
Sono queste le tendenze di quest’anno per la scelta della stella di Natale, che si conferma tra i regali e le decorazioni più gettonate per le festività di fine anno.
Quest’anno più di una famiglia su due (54%) comprerà una stella di Natale per un totale di quasi 14 milioni di piante.
Il nome in latino di questa pianta, originaria del Messico, è “Euphorbia pulcherrima” e significa bellissima.
I veri fiori sono quelli di colore giallo all’interno, mentre le altre parti colorate sono foglie che assumono tale colorazione in particolari periodi dell’anno.
“Le stelle – conferma Marcello Doniselli, floricoltore a Baranzate, nel Milanese – rimangono un regalo molto gettonato, perché sono belle e si prestano a tutte le tasche. Anche se la preferenza continua ad andare al rosso, negli ultimi anni è cresciuta la richiesta delle “glitter”, cioè quelle con un colore rosso che in alcuni punti sfuma verso il bianco”.
“Piacciono anche quelle rosa – afferma Guido Ratti, florovivaista comasco - mentre sono quasi scomparse le colorazioni artificiali, come il blu, che andavano qualche anno fa”.
La forbice dei prezzi al dettaglio per le stelle di Natale è molto ampia: si parte dai 2,5 euro fino ai 50/60 euro per quelle in più grandi, con punte di 150 euro per le composizioni più strutturate.
“Acquistarle direttamente presso serre e garden – precisa Carlo Donini, titolare di un’azienda floricola a Trescore Balneario, nella Bergamasca – garantisce la freschezza dei fiori, un aspetto importante per piante che sono molto sensibili a variazioni climatiche, luce e stress da trasporto”.
Le stelle di Natale vanno tenute a una temperatura sopra i 18 gradi e solitamente dopo le feste, verso la primavera, tendono a perdere le foglie, ma questo non vuol dire che siano morte. Infatti, bastano alcuni accorgimenti per averle ancora in casa l’anno dopo. Quando la pianta rimane “nuda” è importante mantenerla all’ombra, lontana da luoghi dove possa ricevere luce artificiale (lampadine, televisioni) perché si tratta di una pianta "brevidiurna" che fiorisce in conseguenza di un adeguato periodo trascorso con un basso numero di ore di luce.
Durante il periodo primaverile è opportuna una potatura e un trasloco in terrazzo per poi farla rientrare in casa verso ottobre/novembre in un ambiente poco luminoso (8 ore massimo di luce al giorno) al fine di facilitare la crescita di nuovi rami e foglie che assumeranno i caratteristici colori.
Questa pianta predilige concimazioni a base di potassio e fosforo, soprattutto nel periodo autunno invernale.
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