Alta pressione e nebbia a profusione: sono gli ingredienti che, in queste ore, stanno creando le condizioni migliori nella Bassa Lombardia per far lievitare le cosiddette 'polveri sottili', quanto mai dannose alla salute dell'uomo.
Questa mattina a Lodi, dopo una notte limpida e stellata, la nebbia ha rifatto la sua comparsa, riducendo la visibilità ma soprattutto mantenendo sospese le polveri rilasciate nell'aria da impianti di riscaldamento, fonti energetiche varie e veicoli. La situazione sul versante della salubrità dell'aria che respiriamo, già critica nei giorni scorsi, rischia di peggiorare ulteriormente, creando i presupposti per nuove limitazioni al traffico dei veicoli, soluzione tampone che ha già dimostrato nei fatti di essere sostanzialmente inutile. Servono provvedimenti più decisi sia sul versante delle fonti di inquinamento, sia sulle buone pratiche giornaliere da adottare in maniera diffusa per evitare di ricadere nell'emergenza ad ogni avvicinarsi dell'alta pressione e delle condizioni di bel tempo invernale.
Ma nessuno vuole adottarle, nè da parte di Palazzo Lombardia sede della Regione, nè da parte degli enti locali.
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