Alla vigilia della raccolta di frutta e verdura è allarme nelle campagne dove servono alternative ai voucher per garantire i raccolti e non perdere opportunità di lavoro per migliaia di giovani studenti, pensionati e cassa integrati, impiegati in agricoltura nell’attività stagionale.
Quelli usati fino all’anno scorso nei campi lombardi erano meno dell’1% del totale e servivano nelle attività stagionali per precise categorie di persone; adesso che sono stati aboliti in tutti i settori, è necessario individuare una valida alternativa che possa rispondere alle esigenze delle imprese e dei lavoratori per non perdere opportunità occupazionali.
In Lombardia l’anno scorso per il settore agricolo sono stati staccati circa 150 mila voucher contro un totale regionale di tutti i comparti per quasi 27 milioni.
A livello nazionale in agricoltura sono stati venduti nel 2016 solo 2.210.440 voucher, addirittura in calo rispetto al 2015 e più o meno gli stessi del 2012, per un totale di oltre 380mila giornate di lavoro che hanno aiutato ad avvicinare al mondo dell’agricoltura giovani studenti e a mantenere attivi molti anziani pensionati nelle campagne senza gli abusi che si sono verificati in altri settori.
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