Nell’ultimo periodo, con la collaborazione del Comando Provinciale dei Carabinieri di Lodi, i Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro hanno incrementato il numero dei controlli ai cantieri edili della provincia rispetto a quelli svolti già nell’anno 2023, al fine di verificare il rispetto delle normative in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, nonché per il contrasto al fenomeno del lavoro nero.
L’attività di controllo si è principalmente focalizzata nei principali centri abitati del Lodigiano dove sorgono numerosi cantieri di ristrutturazione del cosiddetto 110%, ed in particolare nel centro lodigiano sono state controllate diverse aziende del settore edile di cui 2 sono risultate irregolari sotto l’aspetto della sicurezza nei luoghi di lavoro e per l’impiego di lavoratori in nero, in alcuni casi impiegando manodopera irregolare sul territorio nazionale, anche con la prestazione di servizi tra imprese con sede in uno Stato extra UE (Albania), che distaccava in Italia due lavoratori in favore di un'altra impresa, a discapito della sicurezza e dei diritti garantiti ai lavoratori.
L’attività ha portato al deferimento di 3 datori di lavoro per violazioni in materia di tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, contestando la mancanza di formazione ed addestramento dei lavoratori, la mancata elaborazione del piano operativo di sicurezza, per aver dato corso ai lavori in quota su ponteggio senza aver redatto il piano di montaggio e uso smontaggio dei ponteggi. In tutti e tre i casi è stato disposto il provvedimento di sospensione dell’attività per gravi violazioni in materia di sicurezza e lavoro nero sino al ristabilirsi delle condizioni di sicurezza.
Analoga attività ispettiva da parte degli ispettori militari è stata compiuta nel basso lodigiano, dove sono state controllate diverse aziende del settore edile di cui ultimamente sono risultate anch’esse irregolari sotto gli aspetti della sicurezza nei luoghi di lavoro e l’impiego di manodopera irregolare ancora una volta a discapito della sicurezza e dei diritti garantiti ai lavoratori.
L’attività ha portato al deferimento di altri 2 datori di lavoro per violazioni in materia di tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, contestando la mancanza di formazione ed addestramento dei lavoratori, la nomina del medico competente per l’effettuazione della sorveglianza sanitaria, quest’ultima mai avvenuta, la mancata designazione dei responsabili del Servizio di Prevenzione e Protezione RSPP, e la mancata designazione degli Addetti del Servizio di Prevenzione e Protezione, la mancata elaborazione del piano operativo di sicurezza, la mancata nomina dei coordinatori per la sicurezza, figure indispensabili in certe condizioni perché si occupano di verificare che siano attuate tutte le misure previste, atteso che i cantieri ispezionati presentavano gravi ed immeditati rischi strutturali tali da essere segnalati ai competenti Uffici tecnici dei Comuni con revoca e/o sospensione delle efficacia dei titoli abilitativi di comunicazione inizio lavori asseverata.
In tutti i casi da parte dei è stato disposto il provvedimento di sospensione dell’attività sino al ristabilirsi delle condizioni di sicurezza che per alcuni di essi non è ancora avvenuto. 7. Ulteriore datore di lavoro denunciato in s.l. per aver impiegato numero due lavoratori irregolari sul territorio nazionale privi di permesso di soggiorno. 8. Complessivamente i provvedimenti sanzionatori di carattere amministrativo ammontano a 28.700 euro, mentre quelli di tipo penale ammontano a 7.444 euro.
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