Si estende a livello regionale la polemica, tutta cremonese, scaturita dalla decisione del parroco don Sante Braggiè di non allestire quest'anno il presepe all'interno del cimitero maggiore della città per rispettare anche i fedeli delle altri religioni.
Duro il commento dell'assessore regionale lombardo, Cristina Cappellini: "Ho appreso dai giornali, con grande rammarico, della polemica scoppiata a Cremona a seguito della decisione, spero non definitiva, del parroco locale don Sante Braggiè di non allestire quest'anno il presepe nel cimitero cittadino. Mi auguro che ci ripensi e che si scusi con la comunità perché il motivo non può essere la mancanza di rispetto che il presepe comporterebbe verso i fedeli di altre religioni e gli atei".
"Anzi, ritengo gravissimo - ha continuato l'assessore - che a pensare e a pronunciare simili parole sia un parroco che, prima di tutti, dovrebbe preservare, omaggiare e valorizzare i simboli della nostra cultura, della nostra tradizione, della nostra identità cristiana".
"Mi sento di chiedere a don Braggiè - ha proseguito la Cappellini - di riflettere una volta di più sull'offesa che egli stesso ha invece rivolto con il suo atteggiamento al presepe (come può un parroco anche solo pensare che la Natività possa dare fastidio a qualcuno?) e a tutta la comunità cristiana, cremonese e non solo".
"Credo - ha concluso l'assessore regionale - che si possa sentire più offeso un cristiano da simili parole che un musulmano, un indiano o un ateo dalla presenza di un presepe in un cimitero cittadino che, é bene ricordare, é un cimitero cristiano".
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