I Carabinieri di Treviglio, su ordinanza di aggravamento di misura cautelare applicativa della custodia in carcere, hanno riportato alla Casa Circondariale di Bergamo l’imprenditore 51enne Massimiliano Cavaliere.
Era stato condannato dal tribunale di Bergamo nel giugno scorso a sei anni di reclusione per i reati di bancarotta, ricettazione, truffa, reati fiscali e omissioni previdenziali.
L’uomo, coinvolto nella nota indagine “Maxwork” della Procura di Bergamo, dall’agosto scorso era stato collocato agli arresti domiciliari in un appartamento di Capriate San Gervasio. Da quel momento in poi, l’imprenditore era stato oggetto di vari controlli da parte dei militari di Treviglio che avevano riscontrato il mancato rispetto degli obblighi annessi agli arresti domiciliari.
Nell’appartamento in questione era stato trovato un parente del 51enne non autorizzato ad avere contatti con quest’ultimo, anch’egli con pendenze giudiziarie. Inoltre, di notte, a volte, l’imprenditore non aveva risposto al citofono durante le verifiche svolte dai militari dell’Arma; come scusante diceva che non funzionava.
A questo punto, la Procura ha richiesto al Gip del Tribunale di Bergamo di valutare l’aggravamento della misura in atto dei domiciliari con il carcere, in relazione appunto alle note informative segnalate dai Carabinieri.
Ora, il Gip ha infine disposto la custodia cautelare del carcere al posto degli arresti domiciliari.
Era ricoverato a San Giovanni Rotondo, in Puglia, per...
E' accaduto nel Cremonese; le forze dell’ordine stanno...
Un uomo di 57 anni di Vescovato ha improvvisamente perso...