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"NON SPEGNETE DI NOTTE IL RISCALDAMENTO"

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Mercoledì 16 Ottobre 2024

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“Per risparmiare e ridurre l’inquinamento, chi si riscalda grazie alla rete di teleriscaldamento di A2A a Lodi non deve spegnere di notte, non deve contenere gli orari di riscaldamento a 14 ore al giorno come le abitazioni dotate di caldaie. Gli impianti di distribuzione del calore in tutti i locali delle abitazioni, degli uffici o delle scuole devono essere tenuti a 19-20 gradi al massimo, evitando le “punte” di domanda di energia al momento dell’accensione, quando tutti gli impianti e i muri si sono raffreddati.”

L’appello - formulato dal circolo di Lodi di Legambiente - è rivolto a tutti gli utenti: alle abitazioni ed agli amministratori di condomini, agli uffici e soprattutto ai “grandi utenti” (come le banche, l’università e il Comune di Lodi), che si dividono i consumi di energia della rete di teleriscaldamento.

Tenendo sempre acceso, 24 ore su 24, il riscaldamento si risparmia 3-5% di energia, ma soprattutto si “tagliano” le punte anche del 25-30%. In questo modo si evitano gli eccessi di domanda al mattino presto, si usano meno le caldaie a gas metano fossile che costano di più e sono meno efficienti e si usano un po’ di più durante tutto il giorno le centrali di maggior efficienza (come cogeneratori e pompe di calore).

La famosa “caldaia a gas” del Tribunale a Lodi si accende infatti solo per un’ora al giorno, la mattina presto. Ecco perché, tenendo sempre acceso a temperatura bassa e costante il riscaldamento, si riducono consumi e spese per le famiglie e il Comune, si riduce il consumo di gas fossile e si riduce l’inquinamento in città: tutti ci potrebbero guadagnare.

L’appello che viene lanciato è frutto di tre incontri tecnici che si sono tenuti la primavera scorsa con i vertici di A2A (negli uffici di Milano, Lodi e a distanza). Come è noto agli “addetti ai lavori”, la legge (DPR 26 agosto 1993, n. 412) prevede di tenere accesi gli impianti di riscaldamenti dei condomini per non più di 14 ore al giorno, limite che il Comune di Milano, per evitare gli eccessi di inquinamento, ha abbassato a 13 ore al giorno. Pochi sanno che la stessa legge del 1993 e la più recente delibera regionale del 5 agosto 2020, prevedono che la limitazione oraria di accensione non comprende le abitazioni e gli edifici allacciati alle reti di teleriscaldamento o riscaldate con pompe di calore come succede oggi nelle case ad alta efficienza. 

Per indurre cittadini, amministrazioni ed imprese a tenere sempre acceso i riscaldamenti (a temperatura bassa e fissa, 20 gradi, A2A ha introdotto a Milano e a Bergamo la tariffa “bi-oraria”: l’inverno scorso è stata condivisa con A2A documentazione tecnica e la positiva esperienza sperimentata sulla rete di teleriscaldamento di altre città lombarde ed europee.

La tariffa bi-oraria è un invito a tutti a tenere sempre accesi gli impianti (a non più di 20 gradi come prevede la legge) in modo da evitare gli eccessi di domanda al mattino presto. Con la tariffa bi-oraria, pagando meno il riscaldamento di notte, a Milano alcuni condomini hanno risparmiato sino al 20% e ridotto la domanda alla punta anche del 30%. Tutte le informazioni sono puoi state, nei mesi scorsi, condivisi con l’Amministrazione Comunale, non solo da parte nostra ma anche da parte di A2A, come giusto che sia.

"Ci domandiamo: “cosa aspetta il Comune di Lodi a richiedere la tariffa bioraria sui suoi impianti e cosa aspettano Comune e A2A ad informare della possibilità gli amministratori e i residenti?” dicono dal circolo di Lodi di Legambiente.

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