Nuova violenta scossa di terremoto, di magnitudo 4.8, ha colpito nella notte la zona tra Umbria e Marche già interessata da giorni dal sisma in atto.
Paura e nuovi crolli di edifici, con il rinnovato impegno da parte dello Stato a restare a fianco della cittadinanza locale.
Intanto, sono già 54.600 gli interventi finora effettuati dai Vigili del Fuoco, sia per il terremoto che ha colpito il centro Italia il 24 agosto che per le successive scosse. I comandi locali insediati nelle località più coinvolte dal sisma per fare fronte all’emergenza, hanno effettuato oltre 40.000 interventi ai quali si vanno ad aggiungere gli oltre 12.000 effettuati dai Nuclei Interventi Speciali, il cui apporto si è concretizzato con verifiche, opere di puntellamento e messa in sicurezza di edifici pubblici, scuole, chiese e luoghi di pubblico interesse che risultavano pericolanti.
Oltre 1.600 le operazioni svolte nella sola giornata di ieri da parte dei nuclei, gran parte dei quali nei comuni di Camerino, Castel Santangelo sul Nera, Muccia e Monte Cavallo, Campi di Norcia e Preci. Completano il quadro gli oltre 2.000 interventi, in gran parte verifiche statiche, effettuati nelle province limitrofe a quelle colpite dal sisma: ultimo fra tanti quello relativo al crollo di alcuni edifici in località Sant’Eutizio, nel viterbese, in seguito alla scossa di magnitudine 4.8 registrata la scorsa notte.
Dai dati forniti dal Centro Operativo Nazionale dei Vigili del Fuoco, risulta che nella sola giornata di ieri dai 1.393 uomini messi in campo, supportati da circa 630 mezzi e 4 elicotteri, sono stati effettuati oltre 3.739 interventi. Il lavoro dei Vigili del Fuoco continua a concentrarsi sull’assistenza agli oltre 26.000 sfollati, ai quali viene assicurato un quotidiano supporto per il recupero di beni di prima necessità lasciati nelle abitazioni lesionate. Si prosegue, inoltre, con l’attività di salvaguardia e messa in sicurezza del vasto patrimonio artistico-culturale messo a rischio dal sisma. Va evidenziato, anche, come le scosse successive a quella del 24 agosto abbiano contribuito ad un ulteriore e sostanziale allargamento delle aree interessate dal sisma nonché ad un aumento delle criticità relative alla viabilità.
A loro vanno ad aggiungersi le forze dell'ordine, attive soprattutto nella tutela dei beni abbandonati dalle famiglie marchigiane e umbre costrette a lasciare le loro case.
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