Lo scorso 8 novembre, su iniziativa della Prefettura di Lodi, si è tenuto un incontro tra il Comune di Guardamiglio e una rappresentanza di Autostrade per l’Italia per fare il punto sul piano di sostituzione delle barriere fonoassorbenti nel tratto di autostrada A1 che attraversa il territorio comunale.

I tecnici di Aspi hanno esposto le fasi e le motivazioni tecniche alla base dell’intero programma di ammodernamento dei dispositivi di contenimento del rumore, definito con il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, che nei prossimi anni riguarderà circa 460 km di barriere su tutta la rete in gestione.

Grazie al confronto portato avanti in sede Prefettizia, anche alla presenza del Sindaco Elia Bergamaschi, la Società ha assunto l’impegno di inserire il Comune Lodigiano nelle priorità di intervento del piano complessivo, così come previsto per le aree maggiormente urbanizzate.

Nel tratto a ridosso del comune di Guardamiglio - come su altri tratti della rete nazionali - sono installati dei dispositivi integrati, ovvero delle barriere capaci di assolvere la duplice funzione di presidio sia della sicurezza che dell’inquinamento acustico. Nell’ottica di recepire i requisiti di prestazione previsti dalle più recenti normative, queste strutture sono state in via cautelativa private del pannello fonoassorbente, in attesa di essere integralmente sostituite con una nuova tipologia di barriera, che apporta diverse migliorie in termini prestazionali e manutentivi. Dal punto di vista acustico, il rinnovamento integrale delle superfici fonoassorbenti consentirà infatti di riportare l’impianto al massimo livello di abbattimento del rumore previsto.

Autostrade per l’Italia ha dunque garantito l’attivazione immediata dell’iter progettuale, portando avanti contestualmente un costante confronto con gli uffici tecnici del Comune, anche al fine di mantenere l’Amministrazione aggiornata sull’avanzamento delle attività. L’obiettivo dichiarato è quello di attivare le cantierizzazioni entro la fine del 2023.

Fino ad allora saranno portati a termine i necessari approfondimenti sulle infrastrutture, sia di tipo diagnostico che ingegneristico, indagini che comportano un impegno in termini temporali, ma che costituiscono un passaggio imprescindibile per il completamento delle attività propedeutiche alla progettazione.