È stata portata a termine oggi l’operazione della Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Brescia, coordinata dalla locale Procura della Repubblica, che ha coinvolto 40 persone fisiche e ha portato all’adozione di misure restrittive nei confronti di 5 soggetti, ovvero 4 arresti domiciliari (per tre noti imprenditori bresciani di origine albanese, operanti nel campo della ristorazione e dell’edilizia, nonché per il loro commercialista) e 1 obbligo di dimora.
Tali attività illecite hanno consentito al gruppo criminale di accumulare un patrimonio di circa 13,5 milioni di euro che i finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria hanno sottoposto a sequestro in data odierna.
Più nel dettaglio, l’operazione, denominata “LAGUNA 2” prende le mosse da una precedente attività investigativa (operazione “LAGUNA”). Quest’ultima aveva consentito di individuare un’associazione per delinquere - diretta sempre dagli stessi fratelli di origine albanese - finalizzata alla commissione di svariati reati economico-finanziari.
Oggi ottanta militari della Guardia di Finanza hanno proceduto al sequestro di 18 aziende, quote societarie, oltre 70 immobili, oltre 50 autovetture, 1 imbarcazione, disponibilità finanziarie riferibili agli indagati, per un ammontare complessivo di circa 13,5 milioni di euro.
Il Giudice per le indagini preliminari ha ritenuto sussistenti le esigenze cautelari reali, con conseguente necessità di procedere al sequestro preventivo per equivalente, nei confronti di 28 indagati, tra cui i 5 soggetti destinatari di misure restrittive.
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