I finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Bologna hanno dato esecuzione, tra l’Emilia-Romagna e la Lombardia (province di Bologna e Bergamo), a quattro misure personali di custodia cautelare in carcere nonché a più perquisizioni nei confronti di un gruppo criminale, costituito da soggetti di origine albanese, dedito all’acquisto e all’importazione dall’Olanda di cocaina da smerciare sulla piazza bolognese.
Le attività investigative, grazie agli accurati riscontri effettuati dagli specialisti del G.I.C.O., hanno consentito all’Autorità Giudiziaria di risalire al capo dell’organizzazione che, coadiuvato dal fratello, si occupava di importare ingenti quantitativi di cocaina dall’Olanda, prendendo contatti, direttamente o tramite intermediari, con i fornitori di stupefacente all’estero. Tra i più assidui “clienti” dei due albanesi figura un 42enne caporalmaggiore dell’Esercito (V.V.), già arrestato lo scorso mese di febbraio dai Carabinieri di Bologna e già sospeso dal servizio.
Le indagini dei finanzieri hanno, altresì, documentato l’esistenza di un ben rodato sistema di trasporto e occultamento della droga: infatti, grazie al supporto di “corrieri” di fiducia, prevalentemente costituiti da famiglie o donne, l’organizzazione era riuscita a portare a compimento numerose importazioni.
Lo scorso mese di gennaio, tuttavia, le Fiamme Gialle sono riuscite a trarre in arresto, presso il casello autostradale di Bologna-Fiera, due corrieri, intenti a fare ingresso in città, trovati in possesso, a bordo della propria auto, di circa 5 chili di cocaina. La droga, con un grado di purezza superiore all’80%, abilmente occultata e trasportata, era stata importata dai Paesi Bassi per giungere direttamente a Bologna dove, miscelata con sostanza da taglio, sarebbe stata immessa sul mercato al dettaglio fruttando oltre 750.000 euro.
Era ricoverato a San Giovanni Rotondo, in Puglia, per...
E' accaduto nel Cremonese; le forze dell’ordine stanno...
Un uomo di 57 anni di Vescovato ha improvvisamente perso...