E' una indagine delicata quella in corso a Brescia nei confronti di un quarantenne, sposato e con figli, insegnante di religione e avvocato penalista.
Gli inquirenti lo accusano di pedopornografia dopo che i genitori di una sedicenne hanno trovato sul cellulare della figlia immagini e messaggi a sfondo sessuale molto espliciti.
Il sequestro di tablet, computer e cellulare operato dagli agenti della Squadra Mobile su mandato della Procura avrebbe consentito di trovare conferme alle ipotesi accusatorie; per questo, in via cautelare, sono stati decisi gli arresti domiciliari nei confronti del quarantenne.
Le indagini stanno, nel frattempo, continuando nell'intento di ricostruire un quadro più completo possibile della vicenda che sta scuotendo gli ambienti bresciani.
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