L'Azienda Socio Sanitaria Territoriale di Lodi getta le basi per la costruzione del Progetto DAMA (acronimo di Disabled Advanced Medical Assistance), pensato per facilitare il percorso sanitario delle persone con disabilità complesse e dei loro familiari o caregiver.
Il progetto, che sarà attivato entro la fine dell’anno, prevede la definizione di un modello di presa in carico clinico-assistenziale personalizzato, con l’obiettivo di aiutare i pazienti con disabilità cognitive, comunicative, neuromotorie e psichiche a superare gli ostacoli che incontrano in ambito ospedaliero quando devono accedere a esami o cure.
Nell’ambito del percorso DAMA è prevista, tra le altre azioni, anche l’individuazione di uno spazio protetto che faciliti l’accesso e la permanenza del paziente con disabilità complessa all’interno del presidio ospedaliero di Lodi, in modo da ridurre al minimo lo stress e l’ansia causati dall’attesa in ambienti rumorosi e condivisi. Per lo sviluppo di tale progetto, l’ASST di Lodi potrà contare anche sul sostegno della Fondazione Comunitaria della Provincia di Lodi che contribuirà allo sviluppo dei nuovi spazi con un importo pari a 7.500 euro.
“La Fondazione Comunitaria ha colto nella proposta della ASST uno spirito di innovazione che certamente migliorerà la qualità del servizio per le persone che hanno disabilità - commenta Mauro Parazzi, presidente delle Fondazione Comunitaria di Lodi - . In questa logica ha deciso di sostenere con una misura straordinaria il progetto DAMA e in particolare la Stanza Multisensoriale che sicuramente va nella direzione di favorire il benessere di chi spesso si trova ad avere situazione di difficoltà”.
“Ringrazio la Fondazione Comunitaria della Provincia di Lodi per questo contributo che ci aiuterà a realizzare il Progetto DAMA”, sottolinea Guido Grignaffini, Direttore Generale dell'ASST di Lodi. "Si tratta di uno degli obiettivi principali che intendo realizzare nel mio mandato per garantire ai nostri pazienti con disabilità complesse cure adeguate e personalizzate, migliorando la loro qualità della vita e quella dei loro familiari. Nel corso dei prossimi mesi faremo conoscere meglio il progetto, che rappresenta un significativo progresso nel nostro impegno verso un'assistenza socio sanitaria inclusiva e accessibile per tutti, grazie anche al coinvolgimento delle associazioni del territorio che ne hanno già condiviso gli intenti".
Era ricoverato a San Giovanni Rotondo, in Puglia, per...
E' accaduto nel Cremonese; le forze dell’ordine stanno...
Un uomo di 57 anni di Vescovato ha improvvisamente perso...