L’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura di Lodi ha arrestato in flagranza di reato un cittadino marocchino resosi responsabile di atti persecutori, lesioni aggravate dall’uso delle armi, resistenza a pubblico ufficiale e reingresso illegale in Italia nonostante precedente espulsione.
L’uomo si è presentato a casa di una sua connazionale e impugnando un grosso coltello da cucina l’ha minacciata e poi aggredita, impedendole di uscire di casa e cagionandole lesioni giudicate guaribili in 15 giorni.
La vittima è riuscita comunque a chiamare i soccorsi e sul posto è giunto un equipaggio della Squadra Volanti che ha bloccato il marocchino, il quale ha spintonato gli agenti che lo hanno portato in Questura, colpendo anche con calci e pugni l’auto di servizio.
L’arrestato è un 33enne conoscente della donna, che da anni non si è mai rassegnato al fatto che la stessa più volte abbia rifiutato le sue avances.
I primi atti persecutori sono iniziati nel 2014 a Bologna; due anni dopo la ragazza l’ha anche denunciato per rapina e da qui il suo trasferimento a Lodi per sfuggire al suo connazionale.
Ad agosto l’intervento di una pattuglia delle Volanti della Questura Lodi, in seguito al quale lo straniero è stato espulso per pericolosità sociale e perché irregolare sul territorio nazionale.
Dopo il giudizio, il giudice ne ha disposto la custodia cautelare in carcere.
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