Prosegue il potenziamento degli ambulatori di Pneumologia dell’ASST di Lodi, grazie al coinvolgimento di medici pneumologi, infermieri e fisioterapisti impegnati nella cura dei cittadini affetti da qualsiasi patologia respiratoria.
In particolare, sono globalmente attivi 10 ambulatori specialistici pneumologici nelle quattro sedi dell’ASST di Lodi: lung unit per il sospetto di tumore del polmone e le patologie rare, asma grave, tubercolosi, patologie sonno correlate, tosse cronica, ecografia toracica, insufficienza respiratoria, insufficienza ventilatoria, riabilitazione respiratoria e l’ambulatorio divisionale pneumologico. Da gennaio a settembre 2021 in totale sono state erogate 15.331 prestazioni, a fronte delle 11.257 dell’analogo periodo del 2020.
«Questi ambulatori attivi da decenni hanno subito forzate interruzioni durante la pandemia Covid e sono stati riattivati e potenziati non appena l’emergenza pandemica lo ha permesso», spiega il dottor Giuseppe Cipolla, Direttore dell’Unità operativa complessa di Pneumologia. «L’ambulatorio divisionale pneumologico, che nel 2019 ha erogato 2.381 prestazioni ed era attivo tre giorni a settimana garantendo circa 40 visite a settimana escluse le urgenze, è ora attivo tutti i giorni garantendo circa 60 visite a settimana cui si sommano le urgenze».
Tale articolazione e riorganizzazione ha consentito di ridurre le lista di attesa delle visite pneumologiche di controllo a sei mesi, di minimizzare i tempi di attesa delle prime visite pneumologiche e di altre prestazioni come il test del cammino che oggi, sia a Lodi che a Codogno, sono notevolmente inferiori rispetto a quelli richiesti da Regione Lombardia (per il Walking test, per esempio, si registrano le prime disponibilità già a novembre 2021).
Per quanto riguarda, invece, la cura del Long Covid o Sindrome post Covid-19, già dall’estate del 2020 presso l’ASST di Lodi (nei presidi di Lodi, Sant’Angelo Lodigiano e Codogno) sono attivi specifici ambulatori post Covid dedicati alle problematiche dovute ai postumi dell'infezione da Sars-Cov2. In particolare, dal 1° settembre 2020 al 21 settembre 2021, sono stati valutati 1.016 pazienti ai quali sono state erogate complessivamente 3.895 prestazioni “a pacchetto” distribuite tra visita pneumologica (1° valutazione e controllo), emogasanalisi (EGA), spirometria globale, diffusione alveolo-capillare del monossido di carbonio (DLCO), test del cammino ed ecografia del polmone.
«L’ambulatorio non si occupa soltanto della parte pneumologica, ma anche di tutti gli altri problemi emergenti del Long Covid. Se durante gli accertamenti vengono evidenziate problematiche neurologiche o cardiologiche, il paziente viene inviato presso gli specialisti della neurologia o della cardiologia per le opportune indagini, seguendo i canali istituzionali e con tempistiche adeguate», continua il dottor Cipolla, che fa parte dei 17 medici coordinatori della Rete Clinico Assistenziale Pneumologica della Lombardia. «Per l’assistenza ai pazienti affetti da Sindrome post Covid, proprio a causa dell’ampiezza dello spettro dei sintomi, è infatti necessaria una stretta cooperazione tra specialisti provenienti da più discipline: non soltanto Pneumologia, ma anche Cardiologia e Neurologia».
Nell’ambito dell’ASST di Lodi è stato quindi costituito un team multidisciplinare per la presa in carico della valutazione e del follow up del paziente con Sindrome da post Covid. L’iniziativa prevede il coinvolgimento oltre che dei responsabili delle Unità di Pneumologia e di Riabilitazione respiratoria (Giuseppe Cipolla e Sara Forlani) anche del responsabile dell’Unità di Cardiologia (Pietro Mazzarotto) e dell’Unità di Neurologia (Vincenzo Belcastro). I medici dedicati per la Pneumologia sono Nicolò Vanoni e Tiziana Divino (Lodi), Francesco Tursi (Codogno) e Giovanni Guerra (Sant’Angelo Lodigiano). Per la Cardiologia: Anca Corciu e Giuseppina Granata. Per la Neurologia: Elisabetta Domina.
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