Martedì 26 marzo avrà luogo, in territorio elvetico, la prima pattuglia cosiddetta “mista”, composta cioè da un equipaggio italiano e uno svizzero.
In particolare, durante l’esecuzione di tali servizi, gli agenti di uno dei due stati che operano sul territorio nazionale dell’altro Paese, sono di ausilio agli agenti di quest’ultimo e seguono di volta in volta le direttive degli Uffici di Polizia territorialmente competenti, cui è affidata la responsabilità e la direzione delle operazioni, senza poter svolgere autonomamente attività di polizia.
Nello specifico, martedì 26 marzo, un equipaggio del Settore Polizia di Frontiera di Luino, composto da tre operatori in divisa e con l’autovettura di servizio avente i colori d’istituto, varcherà i confini nazionali per raggiungere i colleghi svizzeri delle Guardie di Confine ed iniziare il servizio congiunto, che, come già anticipato è finalizzato a prevenire e contrastare l’immigrazione irregolare.
Sarà, dunque, la prima di una serie di servizi congiunti che si svolgeranno lungo la fascia di confine dei territori dei rispettivi Paesi a conferma degli ottimi rapporti di collaborazione tra gli stessi e che vedranno il loro avvio anche sul territorio italiano nel mese di aprile.
Il servizio di pattugliamento misto è stato preceduto da un periodo di formazione degli operatori preposti di entrambi gli stati, consistito in una prima fase teorica basata su nozioni di diritto penale, procedura penale e norme sull’immigrazione e in una seconda parte pratica, curata dagli istruttori specializzati in tecniche operative e tiro.
Era ricoverato a San Giovanni Rotondo, in Puglia, per...
E' accaduto nel Cremonese; le forze dell’ordine stanno...
Un uomo di 57 anni di Vescovato ha improvvisamente perso...