La Polizia di Stato ha voluto quindi dedicare una serata a chi, durante questi mesi segnati dalla pandemia da Covid-19, ha lavorato in prima linea a tutela della salute e della vita di ognuno di noi.
“Grazie a nome di tutti” è il titolo scelto per l’evento che si è svolto a Roma, in Piazza del Viminale, con la generosa partecipazione di Claudio Baglioni e Stefano Di Battista.
Un’iniziativa per rendere omaggio a questi eroi del quotidiano e per ricordare le vittime di questa pandemia.
Per l’occasione, il capo della Polizia Franco Gabrielli e il presidente nazionale dell’Associazione nazionale della Polizia di Stato Michele Paternoster hanno consegnato il riconoscimento di "Poliziotto ad honorem".
l premio, attribuito a persone che si sono distinte nel promuovere la diffusione della cultura della legalità, dell’inclusione, dell’impegno civile e sociale e che hanno evidenziato qualità umane o professionali di indubbio rilievo, meritevoli di unanime riconoscimento, è stato assegnato ad Enza Anemolo, infermiera e case manager presso la struttura socio sanitaria “San Donato Habilita” di Osio Sotto, in provincia di Bergamo, e a Luigi Cavanna, direttore del Dipartimento di oncologia-ematologia dell’Azienda Usl di Piacenza.
Due esponenti del mondo sanitario che, durante l’emergenza, hanno dato sostanza al nostro tanto caro #essercisempre, lavorando incessantemente per salvare vite umane, dando assistenza a domicilio ai malati e contribuendo a non farli sentire soli. Sul palco il capo della Polizia ha voluto sottolineare che "non poteva esserci migliore occasione e migliori persone per assegnare questo riconoscimento. Le loro bellissime figure, il loro esempio, tutto quello che hanno realizzato e la loro professione sono garanzia che i valori sottesi al riconoscimento saranno sicuramente custoditi".
Nel corso della serata è stato inoltre ricordato il prezioso contributo della Direzione centrale di sanità del Dipartimento della pubblica sicurezza. I medici della Polizia di Stato hanno coordinato e gestito le problematiche legate al Coronavirus, trasferendo informazioni puntuali e tempestive a tutti gli operatori impegnati in prima linea e garantendo così l’operatività dei settori strategici.
La Polizia di Stato ha impiegato 300 medici, 40 psicologi e circa 500 unità di personale infermieristico, in servizio sul territorio nazionale, per dare assistenza diretta alle poliziotte e ai poliziotti impegnati sul campo.
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