Nella notte, la Polizia di Stato di Lecco con l’ausilio di personale delle Squadre Mobili di Milano, Monza, Novara, Varese, Sondrio, del personale della P.G. del Commissariato di P.S. di Treviglio, del Reparto Prevenzione Crimine Lombardia e di due Unità cinofile, dava esecuzione a perquisizioni delegate dal Sostituto Procuratore dellaRepubblica di Lecco, ANGELERI, nei confronti di 10 soggetti appartenenti ad un gruppo che si definisce “Baby Gang”, per i reati di porto illegale di armi in luogo pubblico e per apologia di reato.
In particolare, a seguito di informazioni acquisite da personale delle Volanti di Lecco si riscontrava la presenza sui più diffusi social network, come “Instagram” o “Youtube”, di immagini, video o anche dei veri e propri videoclip musicali, che inneggiano alla violenza ed esaltano lo spaccio ed il consumo di sostanze stupefacenti.
Il materiale prodotto veniva postato sui social network da un gruppo di giovani che si fanno chiamare “Baby Gang”. In alcuni casi, durante la rappresentazione delle canzoni, venivano mostrati dei fucili mitragliatori, tipo AK 47, ma anche delle pistole ed, infine, alcuni giovani venivano immortalati con maceti o altri coltelli di grandi dimensioni.
I videoclip – alcuni risalenti al 2019 ma altri anche molto recenti – sono stati girati in ampie aree pubbliche, alcune della quali in Lecco, come viale Turati ovvero l’area denominata “La Piccola”, adiacente alla stazione ferroviaria.
Tra le decine di partecipanti ai videoclip, a seguito di attività di indagine, venivano identificati circa 50 giovani prevalentemente di età compresa tra i 20 e i 25 anni nati in Italia, di origine marocchina, senegalese, nigeriana, ma anche con la presenza di albanesi e burkinabè, quasi tutti con precedenti di polizia o pregiudicati per reati contro il patrimonio, reati contro la persona e reati inerenti lo spaccio di sostanze stupefacenti.
Nella fattispecie, dalle immagini estrapolate dai video postati su internet sono stati individuati ed identificati 10 soggetti che brandivano armi bianche, ovvero imbracciavano o impugnavano armi da guerra e, a seguito di accertamenti della locale Squadra Mobile con l’ausilio di personale delle Volanti, venivano tutti indagati per i reati di porto illegale di armi in luogo pubblico e per apologia di reato. Il Pubblico Ministero titolare dell’indagine, condivisa la richiesta degli investigatori, emetteva decreti di perquisizione nei confronti dei dieci giovani, residenti a Lecco e nelle province limitrofe.
Le perquisizioni delegate davano esito positivo a Varese (dove è stata trovata una pistola tipo softair utilizzata presumibilmente nel videoclip); a Milano dove è stato trovato un giubbotto antiproiettile; ad Introbio (LC), dove è stata trovata sostanza stupefacente di diversa specie. In particolare, durante la perquisizione eseguita nei confronti di S.K., classe 1992, nato in Kossovo e già condannato per rapina, grazie all’ausilio delle unità cinofile, venivano rinvenuti e sequestrati: 93 grammi di cocaina; 115 grammi di hashish e 10 grammi di ketamina.
Al termine delle operazioni S.K. veniva tratto in arresto da personale della locale Squadra Mobile e, su disposizione del PM di turno della Procura della Repubblica di Lecco, trattenuto presso le locali camere di sicurezza per il giudizio di convalida e l’eventuale rito direttissimo che si celebrerà nella giornata di domani.
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