Nel pomeriggio di ieri gli Agenti della Volante venivano inviati dalla Centrale Operativa della Questura all’Asilo “Soncini” di Mantova, ove era stato segnalato, da un cittadino residente nella zona, un furto che si stava consumando all’interno della scuola.
La persona che stava chiamando la Centrale Operativa della Questura, infatti, stava assistendo in diretta, da una finestra con i vetri a specchio, senza farsi notare, i movimenti sospetti di un uomo ed una donna, i quali erano giunti in bicicletta presso l’asilo di fronte a casa sua. Dopo averli visti confabulare tra di loro con un atteggiamento alquanto sospetto notava che l’uomo, dopo aver divelto la rete di recinzione dell’Asilo ed infranto una finestra, si era introdotto furtivamente all’interno dell’edificio. La donna, nel frattempo, si era posizionata nelle vicinanze della finestra allo scopo di segnalare al complice, con forti colpi di tosse, l’eventuale passaggio di persone che avrebbero potuto disturbare la loro azione criminale.
Gli Agenti della Volante, intervenuti in pochissimi minuti dalla segnalazione, riuscivano immediatamente a bloccare la donna; nel contempo, un altro equipaggio, sempre delle Volanti, giunto sul posto faceva ingresso nell’asilo per ispezionare l’interno dell’edificio.
Qui in un locale del seminterrato, era possibile accertare gli evidenti segni del furto che si stava compiendo: la stanza, infatti, era completamente a soqquadro, ed alcuni oggetti erano stati danneggiati. L’uomo, però, era riuscito a fuggire, dopo aver abbandonato l’edificio dell’Asilo, non appena si era accorto dell’arrivo della Polizia.
La donna, sprovvista di documenti di identità, veniva quindi fermata ed accompagnata negli Uffici della Questura, ove veniva sottoposta ai rilievi foto-segnaletici da parte del Gabinetto Provinciale della Polizia Scientifica. L’esito di questi accertamenti consentiva di appurare l’identità di costei: S.M., di 47 anni, mantovana, pregiudicata per produzione e spaccio di sostanze stupefacenti e ricettazione.
Per quanto accaduto, S.M. veniva arrestata in flagranza per il reato di tentato furto in concorso, nonché sanzionata in base alle vigenti norme governative relative al contrasto della pandemia dovuta dalla diffusione del virus COVID-19.
Costei, alle domande degli Agenti circa la provenienza delle due biciclette con le quali lei e il suo complice erano giunti sul luogo del furto, negava categoricamente che fossero di sua proprietà, e di non averle mai utilizzate né mai viste; gli Agenti, però, a seguito della ispezione, avevano rinvenuto la tessera sanitaria di S.M. all’interno del cestino di una di esse, a riprova del fatto che la bicicletta era stata da lei utilizzata, come peraltro, confermato dal cittadino che aveva assistito al furto e avvisato la Polizia.
Sono in corso da parte degli investigatori della Polizia di Stato ulteriori indagini finalizzate ad identificare il complice della donna.
Nella mattinata odierna si è svolta l’Udienza per Direttissima nella quale l’Autorità Giudiziaria ha convalidato l’arresto e disposto nei confronti della donna l’obbligo di dimora.
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