Avevano rapinato le poste di via San Gimignano a Milano e si erano allontanati con un bottino da 68mila euro: tutto questo senza usare violenza. La banda aveva pensato a tutto, costruendo persino un alibi di ferro, con la vendita dell'auto, subito dopo colpo, così da far escludere un loro coinvolgimento.
Ma non avevano pensato di essere già sotto osservazione da tempo dagli agenti della squadra Mobile di Milano, con tanto di Gps sugli scooter, finendo così in manette. Si tratta di Gennaro Di Biase, di 25 anni, Luigi Ascione, di 23, e Raffaele Bonavolontà, 35enne, tutti con precedenti per rapina, Bonavolontà anche per associazione mafiosa, finalizzata allo spaccio e alla detenzione illegale di armi.
La rapina era stata messa a segno il 9 giugno scorso, nell'ufficio postale in via San Gimignano 10. Avevano atteso il momento del carico del bancomat e in due erano entrati col volto coperto e armati di un martello.
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