L’agricoltura dà lavoro ad oltre un milione di persone ed è un settore ad alto valore aggiunto che, proprio durante la pandemia, ha dimostrato di impegnarsi per garantire cibo di qualità, sano e sicuro ai cittadini italiani ed europei, continuando tra mille difficoltà e in silenzio il proprio lavoro.
Dispiace e amareggia – sottolinea Confagricoltura - quando show popolari trasmettono all’immaginario collettivo, proprio in questi tempi difficili, quando dovremmo essere orgogliosi delle nostre eccellenze, il dubbio che prodotti ortofrutticoli possano essere positivi al Covid.
La manipolazione informativa – rimarca l’Organizzazione degli imprenditori agricoli - non è degna del nostro giornalismo migliore, così come ospitare medici “negazionisti” che, attraverso “fake news”, cercano di accreditare le loro visioni su un virus che, proprio in Italia, ha fatto tantissimi morti. E’ un insulto a tante famiglie colpite, all’intelligenza degli ascoltatori, oltre che un tentativo di screditare le nostre produzioni migliori, come il kiwi di cui siamo primi produttori e grandi esportatori.
Ci piacerebbe che, finalmente, fosse dato spazio alla corretta informazione soprattutto durante un’emergenza eccezionale e imprevista come questa che stiamo vivendo da troppo tempo. I problemi ci sono e sono tanti, perché, invece di crogiolarsi nei superficialismi inutili e dannosi, non iniziare a parlare e pensare concretamente alla ripartenza?
Puntiamo – conclude Confagricoltura - sulle nostre numerose eccellenze agricole e alimentari, ma non solo, dando spazio ed attenzione anche a un po’ di ottimismo, fondamentale per ricominciare verso la normalità, che tutti auspichiamo arrivi presto.
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