Alla fine li hanno presi. Grazie all’attività di analisi criminale degli agenti della questura di Milano, due rapinatori seriali sono stati identificati e arrestati.
I due, pregiudicati di 37 e 39 anni, sono ritenuti responsabili di alcune rapine avvenute nella zona sud orientale della Città, nell’estate appena trascorsa, insieme ad un terzo ancora al centro delle indagini e non arrestato.
A loro i poliziotti sono arrivati dopo un’attenta analisi delle modalità, della frequenza e degli obiettivi colpiti.
Il pregiudicato di 39 anni, di volta in volta, si associava con uno a scelta tra i due complici per rapinare farmacie, compro-oro e supermercati.
La tecnica, sempre uguale, prevedeva l’arrivo con un ciclomotore rubato sul luogo della rapina, una ricognizione dell’obiettivo per qualche minuto per percepire eventuali intoppi o pericoli e, poi, l’ingresso.
A questo punto i due rapinatori entravano in azione: cappello calato sul viso, o casco in testa e mascherina di protezione sul viso, minacciavano clienti e commessi con armi da taglio, impossessandosi poi di denaro e preziosi che venivano sempre riposti in una busta bianca.
La busta bianca costituisce per i rapinatori il legame seriale che unisce tutti gli esercizi rapinati.
I due, si scoprirà nel corso delle indagini, agivano in zone confinanti con il quartiere di residenza, dove storicamente avevano appoggi e conoscenze e dove rientravano subito dopo i colpi.
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