Presentato nel corso di Ecomondo il primo rapporto sulla qualità delle acque del fiume Adda, dopo l'ampliamento e la riqualificaizone del depuratore in zona Costino a Lodi.
All’incontro sono intervenuti Roberto Ferrari, Amministratore Delegato, e Antonio Redondi Presidente di SAL il quale ha presentato il primo rapporto sullo stati di avanzamento lavori del progetto “Qualità delle acque del fiume Adda” finanziato da Water Alliance e incentrato sul monitoraggio degli effetti dello scarico del depuratore di Lodi sul sistema idrico naturale.
“Sin dalle prime indagini – ha spiegato Redondi -, che vengono svolte secondo un piano integrato dai laboratori di SAL, Amiacque (Gruppo Cap-Holding) e GRAIA (società specializzata nel monitoraggio degli ambienti acquatici, risulta che le acque di scarico rispettano la normativa vigente e dimostrano un’ottima efficienza depurativa. Lungo il percorso della roggia Molina, primo recettore dello scarico si assiste addirittura ad una riduzione di concentrazione dei principali parametri di riferimento. Inoltre il confronto nel fiume Adda fra la sezione a monte della confluenza e quella a valle della stessa mostrano che né dal punto di vista chimico né da quello biologico si osserva uno scadimento qualitativo. Lo studio, che dovrebbe terminare entro la fine del 2016, si sta occupando anche degli aspetti idrogeologici legati alla portata del fiume, da cui risulta che gli scarichi del depuratore vengono diluiti mediamente tra le 400 e le 1000 volte.”
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