Preziosi reperti archeologici - risalenti alle età etrusca, romano-imperiale e repubblicana - sono stati scoperti e sequestrati a Civitavecchia dai Finanzieri del Comando Provinciale di Roma.
Scandagliando il mondo dei “tombaroli” e degli appassionati di oggetti dell’antichità, l’attenzione delle Fiamme Gialle del Gruppo di Frascati si è concentrate su un imprenditore che, nella propria abitazione, aveva allestito un piccolo museo privato: in alcune bacheche erano accuratamente esposti oltre 130 pezzi di pregio, presumibilmente provenienti da scavi clandestini.
A fare bella mostra, sono stati rinvenuti alcuni bicchieri di varia grandezza, diversi vasi, un’anfora, vari monili e monete in bronzo, oltre ad una pregevole statua in bronzo raffigurante una biga trainata da due cavalli con relativo conduttore.
Una volta conclusa la catalogazione dei reperti, sotto la supervisione degli esperti della Soprintendenza ai Beni Archeologici del Lazio, una persona è stata denunciata all’Autorità Giudiziaria di Civitavecchia per detenzione illecita di beni archeologici di proprietà dello Stato.
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