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RENDE INVESTIRE IN CULTURA

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Domenica 04 Novembre 2018

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Cultura e tempo libero: un export che vale circa 3 miliardi di euro all’anno, 1,4 miliardi a giugno 2018, in crescita del 13,4%.

Milano con 171 milioni di euro in sei mesi (+6,8%), guida la classifica italiana degli esportatori e rappresenta un ottavo del totale nazionale.

È seguita da Forlì-Cesena, Modena e Treviso. Sesta Bergamo.

Le maggiori destinazioni dell’export nazionale sono Francia, Stati Uniti e Germania. In forte crescita Polonia (+66,1%), Spagna e Svizzera (+28%). Tra le prime 15 anche Giappone, Cina e Hong Kong.

Ma per sapere dove va e da dove parte l’export, quali sono i maggiori mercati di sbocco e i prodotti più apprezzati arriva la mappa: “Cultura e tempo libero: i prodotti italiani nel mondo”, realizzata dalla Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi. La mappa, disponibile in italiano e inglese, è scaricabile dal sito al link:https://www.promos-milano.it/informazione/note-settoriali/export-cultura....

Ha dichiarato Carlo Edoardo Valli, vice presidente della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi e presidente della sua azienda speciale Promos per l’internazionalizzazione: “Cresce a livello internazionale l’interesse per i prodotti culturali made in Italy. Un fenomeno collegato all'interesse e alla considerazione, sempre più diffusi, per lo stile di vita italiano dalla cultura al food, dalla moda al design. In questo processo rivestono un ruolo importante le imprese del territorio di Milano, Monza Brianza e Lodi, la cui creatività e capacità produttiva diventano elementi di attrazione internazionale”.

I prodotti culturali e del tempo libero “made in Italy” più esportati: libri, periodici e prodotti editoriali per 584 milioni di euro (+21,3%), articoli sportivi per 483 milioni di euro (+4,7%), attività creative per 169 milioni (+27,8%), strumenti musicali per 67 milioni (+8%).

Lombardia con 327 milioni di export culturale in sei mesi (+5,1%) rappresenta quasi un quarto del totale italiano. Dopo Milano con 171 milioni e Bergamo con 48, vengono Monza e Brianza con 29 milioni, Varese e Lodi con 19, Mantova con quasi 11 e Brescia con 8,5. Milano 1° per attività di intrattenimento, Monza Brianza 1° per fotografia seguita da Bergamo, Brescia 2° per giochi per computer e altri software, Bergamo 3° dopo Milano per editoria, Cremona 5° per attività di archivi e musei e 8° per strumenti musicali. Sono i libri e i prodotti dell’editoria a valere di più in Lombardia: rappresentano il 54% dell’export culturale, seguono le attività di intrattenimento (17%) e gli articoli sportivi (15,2%).

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