Ridurre le emissioni in aria di ammoniaca: è il nuovo impegno che gli agricoltori delle province di Milano, Lodi e Monza Brianza intendono assumere nei prossimi anni per contribuire – per la loro parte – al risanamento dell’aria che respiriamo.
“Si tratta di un obiettivo sui quali si stanno già muovendo i funzionari di Confagricoltura delle tre province lombarde per consentire agli imprenditori agricoli di utilizzzare al meglio i fondi messi a disposizione dalla Regione Lombardia per interventi strutturali sulle vasche di contenimento dei liquami zootecnici” rimarca il commissario di Confagricoltura Milano, Lodi, Monza Brianza, Luciano Nieto.
Per la prima volta la Regione ha stanziato, nel Piano di Sviluppo Rurale, ben 10 milioni di euro per finanziare progetti mirati in grado di ridurre l’emissione in aria di ammoniaca dai vasconi e dai sacconi contenenti i liquami.
Cosa chiede di fare, in particolare, Palazzo Lombardia agli agricoltori ?
Ricoprire le strutture di stoccaggio degli effluenti derivanti dagli allevamenti con appositi teli o membrane, dotati di cinghie di tensione, oppure di realizzare strutture non fisse, i ‘sacconi’, con le relative strutture di servizio.
Per tradurli in realtà la Regione prevede contributi per progetti che prevedano la spesa, da parte degli imprenditori agricoli, di non meno di 7 mila euro e di non più di 200 o 300 mila euro a seconda della tipologia del progetto stesso.
“Si tratta di una opportunità da non perdere - sottolinea Nieto – per dare un nuovo e significativo contributo al miglioramento della qualità dell’aria, in continuità con l’impegno che da sempre viene garantito dagli agricoltori grazie alle innovazioni tecnologiche applicate in agricoltura”.
Gli imprenditori agricoli hanno tempo dal 28 gennaio di quest’anno al 31 maggio prossimo per inoltrare i loro progetti a Palazzo Lombardia che, a sua volta, avrà tempo sino a gennaio del 2023 per valutarli.
Quelli finanziati dovranno essere conclusi entro il 30 gennaio del 2024.
“I nostri uffici, nelle varie zone di competenza, sono già a disposizione degli agricoltori delle province di Milano, Lodi e Monza Brianza per predisporre la documentazione necessaria da inoltrare alla Regione” ricorda il commissario di Confagricoltura, Nieto, invitando gli imprenditori agricoli a cogliere l’opportunità offerta dal Piano di Sviluppo Rurale.
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