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RIORGANIZZATA DIABETOLOGIA

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Venerdì 12 Novembre 2021

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Recuperate le liste d’attesa, gli ambulatori di Diabetologia riaperti su tutti e 4 i presidi ospedalieri della ASST di Lodi ampliano l’offerta con apertura anche al sabato e nuove modalità organizzative.

Dopo il rallentamento nella prima ondata della pandemia con la difficoltà di accesso alle cure che ha comportato in molti casi un peggioramento della patologia, oggi grazie anche ai fondi messi a disposizione dal Piano regionale per la ripresa, gli ambulatori hanno progressivamente riaperto in tutti i presidi della ASST partendo da Lodi, Codogno e Casalpusterlengo, e dal 12 ottobre anche a Sant’Angelo Lodigiano.

Tutti servizi della diabetologia aziendale vedono impegnata un’unica équipe formata da 5 medici specialisti che si occupa dell’attività ambulatoriale e di consulenza interna sulle degenze spostandosi sui 4 presidi del territorio. L’obiettivo è garantire una erogazione più omogenea e uniforme delle prestazioni e decentrare la casistica che prima si concentrava a Lodi in punti di riferimento territoriali più prossimi all’utenza.

«Oggi circa il 5,8% della popolazione generale soffre di diabete (dato ISTAT 2020), malattia cronica caratterizzata dall’aumento della glicemia - ossia della concentrazione di zucchero nel sangue che l'organismo non è in grado di mantenere nei limiti della normalità – e del rischio di malattie cardio circolatorie», spiega il dottor Giovanni Ucci, Direttore del Dipartimento di Medicina della ASST di Lodi. «La nostra azienda eroga annualmente circa 14.000 visite negli ambulatori di diabetologia e endocrinologia. Durante la prima ondata della pandemia gli ambulatori avevano fortemente ridotto l’attività, mantenuto le visite urgenti o non differibili. Ad oggi non abbiamo visite da recuperare, la prima visita si può avere entro una settimana, con tempi d’attesa quindi molto contenuti». Un ulteriore snellimento delle visite di controllo si potrà ottenere grazie all’uso della telemedicina. «Stiamo già utilizzando questa nuova modalità con un centinaio di pazienti e incrementeremo gradualmente il numero dei pazienti seguiti da remoto contando di andare a regime anche in termini numerici in tempi relativamente brevi», prosegue il dottor Ucci.

Oltre all'équipe medica, il servizio si avvale della professionalità specifica di circa 13 infermieri e di una nutrizionista parzialmente dedicata; grazie anche alla stretta collaborazione con altri specialisti e tutte le figure professionali coinvolte nella gestione della malattia diabetica il servizio ha adottato un modello organizzativo che riduce il tempo che intercorre tra la diagnosi e la gestione autonoma della malattia da parte del paziente anche con un percorso di formazione specifica del paziente (i.e. terapia educazionale infermieristica all’autogestione di terapie iniettive complesse e al corretto utilizzo dei presidi per autocontrollo glicemico).

«La stretta collaborazione con le nostre dietiste - attraverso la riorganizzazione di entrambi i servizi - ha reso possibile ad esempio avere una specialista parzialmente dedicata al nostro servizio e specificamente formata sulla terapia nutrizionale nei vari ambiti della malattia diabetica (diabete gestazionale, diabete di tipo 1  con necessità di conta dei carboidrati, oltre che diabete di tipo 2): sono stati attivati per i pazienti afferenti al nostro ambulatorio periodici e regolari corsi di conta dei carboidrati (tecnica nutrizionale necessaria a un’ottimale gestione della terapia insulinica nei soggetti affetti da diabete di tipo 1 e di tipo 2 in terapia multiniettiva). Grazie a questo processo di riorganizzazione, infatti, stiamo decentrando sui presidi territoriali le attività legate alla singola professionalità e a Lodi definiamo quei percorsi più complessi che necessitano di una multidisciplinarietà e di collaborazione polispecialistica in modo che il paziente con un singolo accesso riesca ad avere tutte le prestazioni necessarie al suo rientro al domicilio in poche ore con inquadramento diagnostico-terapeutico, presidi medici strumentali necessari per controllare e gestire la propria patologia. Ciò ha consentito di identificare alcune categorie protette di utenti e dedicare loro dei percorsi specifici e completi», spiega la dottoressa Valeria Guazzoni del Dipartimento di Medicina dell’ASST di Lodi cui è affidata la gestione del servizio. «In caso di diabete gravidico, per esempio, grazie alla collaborazione di dietisti, équipe infermieristica e UOC Protesica la paziente gestante riceve nello stesso accesso alla nostra ASST la visita diabetologica, la terapia educazionale, il counselling nutrizionale e il materiale necessario per l’autocontrollo glicemico; ciò permette di ridurre significativamente il tempo tra l’accesso al servizio e il momento in cui la gestante è in grado di avere ed attuare una terapia. Parallelamente alla diabetologia la stessa équipe offre un servizio specialistico di endocrinologia che vede gli specialisti impegnati a creare percorsi personalizzati per patologia endocrinologica che garantiscano la presa in carico completa del paziente».

Con l’adozione dei più recenti protocolli aziendali adottati per l’accesso in sicurezza alla nostra ASST, è stato possibile riassegnare uno spazio all’Associazione dei Pazienti Diabetici: ciò ha reso possibile la ripresa di una stretta collaborazione tra gli specialisti e i volontari che avranno un fondamentale ruolo di supporto nei percorsi del paziente.

Agli ambulatori si accede con impegnativa del medico curante o in urgenza secondo indicazione clinica, tutti i giorni a Lodi compreso il sabato mattina dove sono aperti due ambulatori di cui uno attivato grazie ai fondi regionali per la ripresa. A breve verrà implementata la collaborazione anche in via telematica con i Medici di Medicina Generale per garantire supporto al territorio e prevenire gli accessi in emergenza. Sugli altri presidi (Codogno, Casalpusterlengo e Sant’Angelo) l’attività è organizzata in alcuni giorni a settimana in proporzione alla percentuale dei pazienti nei vari bacini di utenza.

«L’obbiettivo a breve termine del Servizio di Diabetologia - conclude il Direttore Generale della ASST di Lodi, Salvatore Gioia - è di potenziare ulteriormente i presidi del basso lodigiano per garantire una maggiore prossimità dei pazienti e avviare percorsi di formazione ai medici di base che sono, di fatto, il punto di riferimento più vicino per la persona con diabete e ai quali deve essere riconosciuto un ruolo attivo nella presa in carico del paziente, secondo un nuovo modello di gestione integrata e come parte di una rete che consenta di minimizzare gli accessi in emergenza».

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