Un salvataggio al cardiopalma, quello che è andato in scena l'altra sera al confine tra le province di Cremona e Brescia quando un poliziotto in servizio alla Polizia Stradale di Cremona, è riuscito a portare in salvo, non senza difficoltà, un giovane di Robecco D’Oglio che ha seriamente rischiato di annegare.
Sono le 20,45, la pattuglia della stradale di Cremona è in servizio in A21 quando improvvisamente riceve una chiamata con l’ordine di spostarsi in direzione Nord, quindi verso Brescia, per rimuovere dei detriti presenti sulla carreggiata.
I due agenti arrivano in territorio di Pontevico nei pressi del ponte sul fiume Oglio e si accorgono della presenza del corpo di un uomo prono in acqua. La persona inizialmente si muove in modo scomposto, poi si ferma. I poliziotti scendono dal dirupo e vedono il corpo che viene portato via dalla corrente.
Così si muovono in fretta. Mentre viene avvisata la centrale e i soccorsi, l’agente non ci pensa due volte. Si toglie stivali e cinturone e si tuffa per raggiunge il giovane che trova privo di sensi. Lo carica sopra le proprie spalle e raggiunge un’area dove sorge un ammasso di fango e terra. Non essendoci sponde, lo adagia lì. Gli pratica la respirazione bocca a bocca e il massaggio cardiaco.
Il ragazzo risponde, sputa acqua e si riprende. A quel punto il poliziotto non sa come farsi trovare dal collega. E’ quindi costretto a lasciare il ragazzo e a tornare da dove era venuto per farsi avvistare. Tra una bracciata e un’altra, tutto controcorrente, in mezzo a sterpaglie e rovi, riesce a raggiungere il luogo dove si era tuffato e a segnalare la sua presenza al collega che lo vede e lo segue con la torcia.
Non è finita. L’agente deve tornare a prendere il ragazzo. Lo raggiunge e lo porta in salvo. Ad aiutarli a risalire, i colleghi, nel frattempo sopraggiunti, e i medici del 118 che prestano ai due le prime cure.
Poi la corsa in ospedale e poi le dimissioni. Emozioni a non finire, commozione e ringraziamenti. La giovane vita salvata è quella di un ragazzo di 26 anni di Robecco d’Oglio. Lavora come magazziniere e ha l’hobby della pesca alla carpa.
Quando è successo l’incidente stava pescando. Forse un colpo di calore, un malore. Fatto sta che prima ancora di accorgersene è caduto in acqua senza più possibilità di risalire. Deve la sua vita al gesto eroico di un poliziotto.
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