L'estate si annuncia non solo con l’innalzamento delle temperature, ma anche con l'inquinamento da ozono.
Secondo i dati registrati dalle stazioni fisse di rilevamento di Arpa Lombardia, la concentrazione di questo gas tossico ha già superato in quasi tutta la Lombardia le soglie di allerta oltre le quali le autorità sono tenute a svolgere attività capillari di informazione ai cittadini, per prevenire comportamenti a rischio.
Al momento i picchi più elevati di ozono si sono registrati nel varesotto e in Brianza, con superamenti anche nel milanese e nell'area lecchese; situazione critica anche lungo l'asse dell'Autostrada del Sole, nel lodigiano. Ma le previsioni meteo non lasciano molte speranze di miglioramento: nessun territorio, dalla pedemontana alla pianura lombarda, è immune.
Sarebbe dunque il momento di far scattare l'informazione ai cittadini, cosa che per il momento nessuno sta facendo.
Gli orari più critici per gli alti livelli di ozono sono quelli del pomeriggio, ma anche della prima serata, perché la quantità di questo inquinante resta nell’aria anche nelle prime ore dopo il tramonto del sole. Dunque, se possibile, le attività all'aperto dovrebbero essere limitate alle ore mattutine, mentre nel resto della giornata è consigliabile tenere ben chiuse porte e finestre di casa. Un’attenzione particolare va posta ad anziani e bambini, i soggetti più a rischio.
Come noto, la tossicità dell'ozono aumenta considerevolmente la vulnerabilità delle mucose respiratorie.
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