Avevano installato numerosi cassonetti per la raccolta degli abiti usati, a nome della Onlus L'Africa nel Cuore, ma i vestiti, invece di andare ai bisognosi, venivano rivenduti in Campania e in Tunisia, destinati al mercato degli abiti usati: questo senza che venissero igienizzati come prevede la legge.
Inoltre i cassonetti erano quasi tutti irregolari e posti senza una convenzione con il Comune.
Ben due milioni e 300 mila euro di beni sono stati sequestrati dai carabinieri del Nucleo operativo ecologico e della Tutela ambientale, dopo una complessa indagine coordinata dalla Dda di Milano.
Agli arresti sono finiti un uomo di 56 anni, che gestiva tutto il traffico illecito, titolare della Nuova Tessil Pezzame Sas di Solaro (Milano), un sessantenne, vice presidente di una Onlus con sede nella sua abitazione di Savona.
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