L'altra sera, gli uomini della Polizia di Frontiera, durante specifici servizi di prevenzione e controllo nelle aree aperte al pubblico del terminal 1 d Malpensa, notavano due passeggeri sospetti aggirarsi fra i saloni partenze.
Sebbene i due fossero dissimulati da normali passeggeri, fra i tanti che gremivano l’area check-in a quell’ora, gli agenti, prestando la dovuta attenzione affinché non venissero a loro volta osservati, mantenevano un costante contatto visivo, notando che gli stessi tenevano un comportamento suscettibile di attenzione.
Infatti, mentre uno dei due “finti” passeggeri si avvicinava, con la scusa di chiedere un’informazione, ad una coppia di cittadini stranieri seduta su un divanetto in attesa dell’apertura del check in del proprio volo, l’altro complice si avvicinava ai bagagli appoggiati sulle poltroncine, senza essere notato dai legittimi possessori, impegnati a fornire le informazioni richieste.
Con fulminea abilità il complice si impossessava di una borsa dall’apparente notevole valore e di una valigetta porta lap-top, allontanandosi velocemente dal luogo del reato per raggiungere il piano terra dell’aerostazione, dove trovava già ad attenderlo il suo “collega”, anch’egli precipitosamente fuggito dal luogo del furto, oltre che una vettura pronta alla fuga, al cui posto di guida era seduto un terzo complice.
Gli operatori, costantemente informati dei movimenti delle persone “sospette”, grazie alle informazioni del sistema di videosorveglianza, condivise in tempo reale dai colleghi della sala operativa, bloccavano l’auto con a bordo l’intero sodalizio e la refurtiva appena sottratta, procedendo al loro arresto in flagranza per il reato di furto aggravato in concorso.
Dopo gli accertamenti e la redazione degli atti di indagine i tre criminali, K. M. e M.S.A. cittadini algerini di 30 e 36 anni e R.V., trentenne italiano, sono stati condotti presso la Casa Circondariale di Busto Arsizio, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria procedente.
La mattina successiva, presso il Tribunale bustocco, si è svolta l’udienza processuale, con rito direttissimo, a carico delle tre persone arrestate, conclusosi con la convalida dell’arresto e l’applicazione della sola misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, con il contestuale rinvio del processo ad altra data.
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