Dopo la vicenda della centrale a gas che dovrebbe essere realizzata alle spalle del tribunale di Lodi, ad un passo dal centro storico, già soprannominata da alcuni la 'caldaia Casanova', un'altra tegola si abbatte sull'amministrazione comunale della città guidata dall'esponente della Lega.
A scendere in campo è l'Anpi provinciale che, in un comunicato ufficiale, critica la decisione del comune di assegnare all'associazione 'Una voce nel silenzio', riconducibile al movimento di estrema destra Lealtà e Azione, la sala Antonella Granata della biblioteca civica di via Solferino per un incontro dedicato alla guerra in atto in Ucraina, paese aggredito dalla Russia.
"Riteniamo che la concessione di una sala comunale ad una associazione strettamente legata ad un movimento neofascista sia un fatto grave e non accettabile, a maggior ragione a due giorni dal 25 Aprile" scrive l'Anpi nel suo testo pubblico.
E' per questo che l'associazione dei partigiani chiede espressamente alla giunta di centro destra di "sospendere la concessione delle sale comunali a movimenti e associazioni di ispirazione neofascista o ad esse legate, così come già fatto da tante altre città".
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