La Squadra Mobile della Questura di Lodi ha dato esecuzione ad una misura cautelare di collocamento in comunità nei confronti di un ragazzo di età inferiore ai sedici anni, emessa dal G.I.P. del Tribunale per i Minorenni di Milano.
Il minore è stato accusato di estorsione, maltrattamenti in famiglia; in precedenza, era già stato denunciato per lesioni aggravate e porto di oggetti atti ad offendere.
Secondo quanto emerso dalle indagini, e soprattutto grazie al coraggio della piccola vittima che ha infranto il silenzio e superato la barriera della paura, confidandosi con la madre, il minore indagato, per ben cinque mesi, avrebbe costretto ripetutamente con calci pugni e schiaffi la vittima, compagno di scuola, a farsi consegnare somme di denaro.
Gli operatori della Polizia di Stato allertati dalla madre, al termine di alcuni servizi di osservazione e appostamento nei pressi della scuola, sono riusciti a cogliere l’autore del fatto in flagranza di reato.
Vittime del minore anche gli stessi genitori. Il giovanissimo indagato per maltrattamenti in famiglia soleva scagliarsi anche contro il padre e la madre con condotte abitualmente violente sia verbali che fisiche, danneggiando in più occasioni mobili e suppellettili di casa.
Di qui la misura cautelare.
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