"Lo stato di emergenza conseguente alla diffusione del Coronavirus sta determinando, insieme a molti altri aspetti che coinvolgono la vita e le relazioni nel nostro territorio, un gravissimo disagio alle attività economiche e produttive, che rischia di diventare insostenibile se dovesse prolungarsi ulteriormente senza il supporto di strumenti e misure in grado di aiutare le imprese a far fronte a questa difficile situazione.
Si tratta di un problema che nei Comuni della cosiddetta Zona Rossa ha già assunto dimensioni evidentissime, ma che con diverse gradazioni investe tutto il Lodigiano, che rappresenta nel suo complesso un sistema economico omogeneo e interconnesso.
A questa difficoltà bisogna saper fare fronte in modo compatto ed unitario, dimostrando in questa circostanza più che mai che il Lodigiano sa "fare rete" e che tutte le componenti del sistema viaggiano nella stessa direzione.
Le prime misure adottate dal Governo, con la sospensione delle scadenza fiscali e tributarie per i soggetti insediati nella Zona Rossa, rappresentano solo un piccolo, benché indispensabile passo.
Da un ulteriore provvedimento annunciato per i prossimi giorni è atteso lo stanziamento di alcune risorse, che è importante vengano concentrate nell'area oggettivamente di maggior sofferenza, che insieme a quella della Zona Rossa deve vedere incluso anche il resto della Provincia di Lodi.
L'aiuto all'economia locale può e deve però giungere anche dal territorio stesso ed a questo proposito Sistema Impresa-Asvicom fa appello innanzitutto alle banche, dagli istituti di rilevanza nazionale che hanno radici anche lodigiane sino agli istituti di credito cooperativo, che hanno vocazione ed identità profondamente legate al rapporto con le comunità locali.
Chiediamo un confronto per mettere a punto ipotesi di intervento, partendo dalla sospensione della riscossione di rate di mutui, tranche di restituzione di finanziamenti, rientri da affidamenti, sino a eventuali forme straordinarie di erogazione di liquidità per compensare le riduzioni di fatturato e ricavi già causate dalla "crisi da virus". Perché siamo tutti consapevoli che "senza banca non c'è impresa", ma allo stesso modo occorre ricordare che "senza imprese non si fa banca", anche perché le conseguenze delle crisi economiche e produttive si traducono in perdita di posti di lavoro e riduzione della spesa delle famiglie.
Dobbiamo mobilitarci, tutti insieme, e immediatamente".
Sistema Impresa – Asvicom Lodi.
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