Nel corso di un’attività di indagine a tutela dell’ambiente, i militari della Guardia di Finanza di Mantova, con la collaborazione dei tecnici specializzati dell’A.R.P.A. Lombardia, hanno sottoposto a sequestro una vasta area industriale dove erano stoccate tonnellate di rifiuti di lavorazione, irregolarmente trattati in violazione della normativa di settore.
E' stato sottoposto a sequestro anche un pozzo di convogliamento delle acque di scarico, risultate a un primo esame inquinate, e un fossato.
Per le violazioni in materia ambientale, sono stati denunciati presso la locale Procura della Repubblica due soggetti (il rappresentante legale ed il procuratore, entrambi mantovani), responsabili di varie irregolarità, nonché la società stessa, a titolo di responsabilità amministrativa dell’ente derivante dall’illecito penale rilevato.
L’azienda interessata opera nel mantovano e produce graniglie di vetro di varie pezzature, vendute come materiale sfuso o in cisterna, e altri rifiuti ottenuti dalla lavorazione della raccolta differenziata di vetro, plastiche e metalli (ferrosi e non) che vengono dapprima selezionati e imballati e poi venduti ad altre aziende operanti nella gestione dei rifiuti.
L’attività di controllo, iniziata nel mese di novembre sotto l’egida della Procura di Mantova, ha evidenziato che l’azienda coinvolta negli illeciti ambientali aveva depositato migliaia di tonnellate di rifiuti misti di vetro, metallo, plastica ed altro, per la maggior parte a cielo aperto ed esposti alle intemperie, in palese violazione delle norme che ne regolano lo stoccaggio e il trattamento. Il prosieguo delle indagini ha consentito di individuare e sottoporre a sequestro anche un’area di fossato di circa 150 metri dove si suppone che si concentrino le sostanze inquinanti.
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