La società attiva nel veronese nel settore dei materiali ferrosi era stata dichiarata fallita nel 2019.
Ora, la Guardia di Finanza, al termine di approfondite indagini, sospetta che gli amministratori dell'azienda abbiano evaso il fisco per ben 11 milioni di euro attraverso l'emissione di fatture per operazioni inesistenti.
Nei guai sono finiti un sessantunenne bresciano ed un trentanovenne romeno, indagati per bancarotta fraudolenta e truffa aggravata.
Il giudice per le indagini preliminari ha autorizzato il sequestro preventivo di beni per ben 8,7 milioni di euro.
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