Sequestrati beni per tre milioni di euro ad un professionista bergamasco, finito nella rete della Guardia di Finanza di Crema.
La Polizia Tributaria di Cremona ha completato una precedente indagine eseguita dalla Finanza di Crema e coordinata, dalla Procura di Bergamo.
Nel corso di tali indagini era stato individuato un meccanismo fraudolento posto in essere da un consulente fiscale operante nella provincia di Bergamo, il quale, assumendo di fatto la gestione di oltre una ventina di società, operanti nella maggior parte dei casi nel settore dell’edilizia e con sede legale fittiziamente a Crema, ha compensato imposte e contributi dovuti per circa 13 milioni di euro con crediti IVA inesistenti o illegittimi, scaturiti anche dall’annotazione di fatture per operazioni inesistenti.
In tale ambito erano state denunciate, inoltre, 26 persone resesi responsabili dell’occultamento al fisco di circa 200 milioni di euro.
Il destinatario della misura di prevenzione patrimoniale, il ragioniere commercialista G.B., di 46 anni, è stato considerato persona “fiscalmente pericolosa” in quanto dedita, da numerosi anni, a molteplici condotte fraudolente.
Nei suoi confronti si è, pertanto, resa applicabile la possibilità del sequestro e, successivamente, della confisca dei beni a lui riconducibili.
In particolare sono stati bloccati ben 27 immobili, 3 società e 4 rapporti finanziari di varia natura, per un valore complessivo stimato in circa 3 milioni di euro.
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