La Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Milano, attivata dalla Procura della Repubblica di Busto Arsizio a seguito di un’articolata e complessa indagine patrimoniale condotta dai finanzieri del Comando Provinciale di Varese, ha disposto il sequestro di due unità immobiliari del valore di circa un milione di euro a carico di un soggetto socialmente pericoloso, aduso alla commissione di delitti e molto vicino a componenti di spicco della consorteria criminale organizzata, operante nell’area milanese.
L’attività della Procura della Repubblica di Busto Arsizio e dei finanzieri della Compagnia di Saronno, che hanno condotto le indagini, sono la continuazione di una più ampia attività investigativa che, qualche anno fa, aveva portato già al sequestro di beni nei riguardi di altri sodali del gruppo criminale, accusato di bancarotta fraudolenta e riciclaggio di interi patrimoni di aziende dolosamente condotte al fallimento.
In particolare, le indagini hanno riguardato un soggetto residente in un comune a sud della Provincia, al confine con l’area meneghina, i cui notevoli investimenti mobiliari ed immobiliari non erano coerenti con la capacità reddituale e le disponibilità finanziarie dell’intero nucleo familiare.
La notevole sperequazione economica e i numerosi precedenti penali del soggetto - costellato dalla pluriennale pregressa attività a delinquere - hanno permesso alle Fiamme Gialle varesine, coordinate dalla Autorità Giudiziaria di Busto Arsizio, di ricostruire l’intero assetto patrimoniale dell’interessato e dei suoi prossimi congiunti, ponendo in evidenza la vistosa sproporzione fra le disponibilità economiche e i redditi dichiarati, peraltro del tutto incongruenti anche in considerazione dell’elevato tenore di vita costantemente tenuto dal soggetto e dai suoi familiari.
Il provvedimento emesso dal Tribunale di Milano in applicazione di quanto previsto dal Codice Antimafia, riguarda il sequestro di beni immobili, nei confronti di 4 persone, fra cui l’interessato, già condannato precedentemente per i reati di bancarotta fraudolenta, usura, riciclaggio, estorsione ed altri numerosi reati di grave allarme sociale, per i quali, in alcune occasioni, ha scontato periodi di carcerazione.
Sotto sequestro è finita una buona fetta del patrimonio riconducibile, direttamente e indirettamente al soggetto, formato da 2 appartamenti di pregio, del valore complessivo di mercato di circa un milione di euro, conformemente alla stima eseguita dall’amministratore giudiziario, a cui sono stati affidati i beni anche per il formale avviso all’Agenzia nazionale dei beni confiscati.
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