I Finanzieri del Comando Provinciale di Varese hanno eseguito, in collaborazione con l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di Malpensa, un’attività di controllo che ha riguardato le spedizioni postali di beni originari dalla Cina, provenienti da magazzini di logistica in Germania e giunti sul territorio nazionale con lo status di “merce comunitaria”, attraverso trasporti su gomma presso un hub di smistamento internazionale delle spedizioni e da lì in tutta Italia.
L’ispezione doganale dimostrava la reale origine extra-UE dei prodotti controllati. Difatti la ricostruzione della filiera commerciale, prima dell’introduzione della merce sul territorio comunitario, evidenziava precedenti passaggi dalla regione amministrativa speciale di Hong Kong ed altre località nel territorio cinese e da queste ultime giungeva in Germania.
La merce, che comprendeva capi d’abbigliamento, relativi accessori di asseriti marchi di alta moda, nonché cuffie, caricabatteria per telefoni cellulari ed altri prodotti elettronici di marchi noti veniva, quindi, sottoposta a controllo a cura dei periti delle aziende titolari dei brand.
L’esito delle procedure volte a verificare la genuinità dei prodotti, confermando l’ipotesi investigative di contraffazione portava al sequestro di tutti i prodotti in quanto commercializzati in danno della fede pubblica, oltre che per la tutela dei marchi registrati.
Della vicenda veniva, quindi, interessata la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Busto Arsizio, per “Introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi”.
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