La Guardia di Finanza di Sassari, a conclusione di una articolata indagine partita da alcuni accertamenti tributari e condotta sotto la guida della Procura, ha eseguito un provvedimento di sequestro di un importante impianto fotovoltaico nel Comune di Giave oltre a somme in contanti, per un valore complessivo di circa 8.900.000 euro.
L’attività investigativa, durata quasi due anni, ha permesso di scoprire un complesso disegno criminoso che, attraverso dichiarazioni fraudolente rese da periti agronomi ed altri raggiri, ha permesso ad una società residente a Giave, controllata da un gruppo finanziario facente capo ad una holding di Taiwan, di beneficiare di ingenti contributi pubblici.
Gli ideatori del progetto hanno utilizzato relazioni agronomiche “di comodo” per ottenere le autorizzazioni necessarie a costruire numerosissime serre fotovoltaiche, per una capacità totale di 16 megawatt e distribuite su una superficie di oltre 31 ettari. Le stesse serre hanno poi consentito ai proprietari dell’impianto di incassare il contributo statale relativo alla produzione di energia rinnovabile.
I rappresentanti legali delle società coinvolte (un romagnolo prima ed un tedesco domiciliato a Taiwan poi), e l’agronomo autore della relazione utilizzata per ottenere le autorizzazioni a costruire, sono stati deferiti in stato di libertà all'autorità giudiziaria per i reati di truffa aggravata e falso.
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