Il nuovo ruolo della rappresentanza, nell’ambito del profondo processo di cambiamento economico, sociale e culturale che interessa il Paese ed il comparto agricolo, è stato al centro del dibattito dell’assemblea generale di Confagricoltura, che si è svolta a Roma.
“La crisi – ha detto il presidente Mario Guidi nella sua relazione – ha colpito tutti, la società, le istituzioni e anche la rappresentanza; essa ora si trova a fare i conti con un nuovo modello, che deve essere più vicino alle imprese con nuovi servizi e moderni strumenti di connessione, con l’obiettivo di restituire valore aggiunto al momento produttivo all’interno della filiera”.
In questo contesto Confagricoltura si pone come organizzazione di riferimento delle imprese agricole italiane, riaffermando la propria leadership in materia di lavoro, progetti economici, lotta alla burocrazia, proposta verso le politiche europee. “In piena autonomia, valutando le scelte senza pregiudizio”.
Ed è questo il senso del ‘Sì’ che l’Assemblea di Confagricoltura ha espresso a favore della riforma costituzionale. “Un’occasione storica per rinnovare le istituzioni del Paese e per semplificare il processo legislativo che si è rivelato ogni giorno più lento dei cambiamenti dell’economia” ha concluso Guidi.
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