Sono stati resi pubblici da Regione Lombardia e Unioncamere Lombardia, in collaborazione con le Associazioni regionali dell’Agricoltura, i risultati dell’indagine congiunturale sulla situazione del settore agricolo lombardo nel secondo trimestre dell'anno.
Si consolida la ripresa, ma c'è preoccupazione per l'aumento dei costi di produzione a carico delle imprese agricole.
Dopo la crisi che ha colpito l’agricoltura regionale dalla metà del 2014 e i segnali di miglioramento emersi alla fine del 2016, il secondo trimestre di quest'anno conferma il consolidamento del quadro congiunturale registrato nei primi mesi dell’anno.
I comparti zootecnici delle carni suine e del latte, che avevano vissuto le maggiori difficoltà negli anni scorsi, spingono adesso l’intero settore agricolo grazie a una domanda internazionale crescente in grado di sostenere le quotazioni e stimolare l’export; anche il vino conferma una situazione positiva grazie alla spinta delle esportazioni.
Più difficile la situazione per le carni bovine, che risentono di un calo strutturale dei consumi, e per i cereali, le cui quotazioni continuano a essere penalizzate dall’eccesso di produzione a livello mondiale.
Segnali di allarme provengono invece dai costi produttivi, nuovamente in aumento, e dalle condizioni climatiche che rischiano di aggravare i problemi delle coltivazioni
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