Sicurezza sul lavoro nelle aziende lodigiane: molte le irregolarità.
E' quanto emerso questa mattina, nell’ambito della Conferenza Provinciale Permanente, alla riunione dell’Osservatorio in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro presieduta dal Prefetto di Lodi, Enrico Roccatagliata.
Presenti all’incontro i vertici della Questura, del Comando Provinciale dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza e delle organizzazioni sindacali, assieme al Direttore INAIL di Lodi e ai rappresentanti di ATS Città Metropolitana di Milano, INPS e ITL e Ufficio Scolastico Territoriale.
All’ordine del giorno gli esiti delle verifiche congiunte condotte nel primo semestre 2023, secondo il calendario precedentemente concordato, nei settori dell’edilizia, della logistica e del manifatturiero.
Una rilevante percentuale delle aziende controllate sono risultate irregolari per i profili di interesse. Gli organi ispettivi hanno quasi sempre riscontrato violazioni, anche gravi, delle norme sul “lavoro nero” e in materia di salute e sicurezza sul lavoro, arrivando in taluni casi a comminare la sospensione dell’attività imprenditoriale.
L’analisi dei dati conferma l’utilità del lavoro svolto dal Tavolo di coordinamento e la volontà di proseguire l’attività ispettiva coordinata anche nel secondo semestre dell’anno, con la previsione, ove se ne verificassero i presupposti, di ulteriori mirate verifiche volte al rispetto delle indicazioni in materia di rischi per la salute dei lavoratori connessi al sempre più frequente verificarsi di ondate di calore.
Per quanto attiene a quest'ultima questione, tutti gli Enti e Organismi presenti si sono dimostrati particolarmente sensibili sul tema e, in particolare, INPS ha da tempo emanato importanti direttive in materia, delle quali è stata assicurata la massima diffusione sul territorio.
Si fa riferimento, nella specie, alla direttiva del 2017 con la quale vengono date le istruzioni per poter fruire, nei casi previsti, della Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria.
Dal confronto sulle iniziative avviate in ambito locale, è emersa la comune volontà fare attenzione alla tematica specie in un contesto come quello lodigiano caratterizzato dall’ampia diffusione di settori in cui i lavoratori si presentano maggiormente esposti allo specifico rischio, come l’agricoltura, l’edilizia, le logistiche e l’attività di consegna a domicilio (riders).
In tal senso, le organizzazioni sindacali hanno avviato specifiche iniziative di formazione e informazione in favore dei lavoratori e di sensibilizzazione delle aziende per mitigare l’impatto delle ondate di calore sull’ambiente di lavoro, informandole anche della possibilità di ricorrere agli strumenti previsti dalla vigente normativa.
Nondimeno anche ATS ha realizzato un opuscolo informativo.
I rappresentanti di ATS, INPS e INAIL, inoltre, hanno evidenziato che il contesto microclimatico deve essere analizzato nell’ambito della preventiva valutazione dei rischi, ai fini della redazione di un D.V.R. il quale va integrato con le misure e gli interventi di organizzazione del lavoro e delle pause.
A tal fine, è stato ricordato che - nell’ambito del Piano Regionale di Prevenzione, che prevede l’attivazione dei piani mirati di prevenzione a valenza regionale relativi al rischio “stress da calore” - ATS ha realizzato una campagna informativa per i Datori di Lavoro dei settori agricolo ed edile.
Era ricoverato a San Giovanni Rotondo, in Puglia, per...
E' accaduto nel Cremonese; le forze dell’ordine stanno...
Un uomo di 57 anni di Vescovato ha improvvisamente perso...