Una cinquantenne cremasca è stata denunciata dai carabinieri per aver simulato il furto di 80 vitelli.
Come ha spiegato il maggiore Giancarlo Carraro “da qualche anno l’allevamento di bestiame non rendeva più come una volta e i debiti verso le banche ed i fornitori si sono accumulati al punto che l’azienda agricola è stata dichiarata fallita. Le procedure di liquidazione hanno portato alla vendita all’asta di quello che restava a favore di un altro allevatore. Il prossimo mese di marzo l’azione fallimentare si sarebbe completata con lo sfratto esecutivo”.
La donna, titolare dell’azienda zootecnica, ha denunciato ai carabinieri di Vailate di aver subito un furto di bestiame e di non essere assicurata. L’abitazione della donna dista poche centinaia di metri dalla stalla e per gli investigatori era molto strano che nessuno avesse sentito o notato nulla.
“Per trasportare tutti quegli animali – ha spiegato Carraro - erano sicuramente state impiegate diverse persone per molte ore”.
La donna non ha consegnato agli inquirenti la documentazione amministrativa e sanitaria relativa ai bovini e alla fine “ha confessato di aver simulato il furto perché temeva l’esito di un’ispezione dei veterinari dell’Asst di Crema. La sua versione – ha concluso Carraro - è risultata poco credibile. Sono stati richiesti ulteriori accertamenti ai veterinari dell’Asst. Saranno affiancati dai Nas di Cremona”.
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