La formula è ormai collaudata: si creano società fantasma col solo scopo di emettere fatture false, si abbattono i proventi di aziende reali e si evade il fisco.
È quanto ha fatto in cinese di 57 anni, da 20 in Italia, che a Leffe in provincia di Bergamo ha dato vita ad imprese tessili che hanno evaso Iva e contributi su un fatturato complessivo di oltre 2 miloni di euro.
Lo hanno accertato i finanzieri di Clusone che, su mandato della Procura, avrebbero dovuto eseguire un mandato d'arresto.
Lo hanno fatto a Malpensa solo dopo il rientro dalla Cina dell'imprenditore già noto per reati fiscali.
Ora è ai domiciliari nella sua abitazione in Bergamasca.
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